Shoah: esser responsabili dei contesti in cui operiamo

La Shoah “ci obbliga a riconsiderare le nostre esistenze. Dovremmo intervenire appena vediamo l’oltraggio dei principi democratici in cui crediamo, non basta eseguire il mansionario, bisogna assumere la responsabilità dei contesti in cui operiamo, adesso, qui ed ora, nella vita privata e pubblica, non chissà quando e dove. In tale prospettiva Auschwitz non è solo alle nostre spalle è anche e sempre più davanti a noi”. Eraldo Affinati, scrittore e fondatore delle Penny Wirton dal Quirinale nel Giorno della Memoria 2021.

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Migranti: il mio amico è nel mio cuore

Per la giornata internazionale dei diritti dei migranti abbiamo scelto una storia bella e umana. Perché la bellezza e l’umanità, insieme, salveranno il mondo. Il racconto arriva dalla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, di Roma e dalla penna del volontario Dante Carracini.

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Migranti: studente Penny Wirton terzo al concorso Caritas

Uno studente della Penny Wirton di Roma si è classificato terzo nella sezione dedicata ai partecipanti dai 15 ai 19 anni del concorso indetto dalla Caritas dal titolo “Un incontro, una storia”. Il terzo posto per questo ragazzo pakistano, poco più che diciottenne, in un concorso in cui si competeva sulla parola scritta, per tutte le volontarie e volontari della Penny Wirton ha un valore incalcolabile.

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Cittadinanza: quei migranti che già sono sorelle e fratelli d’Italia

“La comunanza di studi è quella che lega davvero più di legami politici, istituzionali, ed economici, che lega l’umanità attraverso i suoi confini ed è antidoto alle incertezze internazionali”. Partendo da queste parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Eraldo Affinati ci invita a riflettere sulla cittadinanza e su quanto i migranti che vivono nel nostro Paese sono già sorelle e fratelli d’Italia.

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Migranti: Laurent, storia di coraggio e dolore

La storia di un ragazzino ivoriano che nel tentativo di raggiungere la Francia si è nascosto nel vano del carrello di un aereo ed è arrivato assiderato a Parigi ha suscitato sgomento, dolore e indignazione. In questo post l’insegnante volontaria, Letizia, ci fa riflettere su questa storia di coraggio ma anche id immenso dolore.

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Migranti: storia di Duda e di migliaia di altri

Duda è il nome di fantasia di uno degli studenti senegalesi che frequentano la Penny Wirton di Senigallia. La sua storia parla per lui e per le migliaia di uomini e donne che affrontano con coraggio viaggi impensabili per costruire un futuro migliore, per loro, per le loro famiglie, per tutti noi che speriamo in un mondo multiculturale e unito nel rispetto dei diritti umani fondamentali.

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Migranti: Stas’ Gawronski, l’importanza delle parole

Stas’ Gawronski, autore e conduttore del programma Rai Cultbook, dalla città di New York, in questo articolo – realizzato per I Quaderni della Penny Wirton – ci fa riflettere sulla difficoltà principale dei migranti: quella di trovare le parole, in un Paese diverso da quello di origine, per raccontare ciò che si è e quello che si è vissuto al fine di ottenere l’accoglienza.

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Cittadinanza: appello delle Penny Wirton ai parlamentari

Eraldo Affinati e Luce Lenzi, insieme alle oltre quaranta scuole d’italiano gratuite per migranti e a I Quaderni della Penny Wirton, lanciano un appello ai parlamentari impegnati nella Commissione Affari Costituzionali della Camera a discutere di Ius culturae, Ius sanguinis e Ius soli.

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Liliana Segre: non lasciamola sola, ragazzi!

Liliana Segre ha 89 anni ed è una delle ultime sopravvissute, ancora in vita, della Shoah. È la prima sopravvissuta all’Olocausto che nel nostro secolo, figlio della Costituzione italiana, della dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu e del manifesto di Ventotene da cui è nata l’Unione europea, è costretta a girare in Italia scortata da due carabinieri a tutela della propria incolumità. “Una vicenda che segna una deriva culturale profonda”, scrive Eraldo Affinati.

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Migranti: che cosa spiegheremo alle generazioni future

Sui migranti, un giorno, qualcuno dovrà spiegare alle generazioni future le scelte che noi oggi, tutti insieme come società, stiamo facendo. Su questo, e su molto altro, ci fa riflettere Eraldo Affinati in questo articolo partendo dall’immagine del piccolo Divine che trasporta sulle spalle un mappamondo.

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