Scuola: Trento riparte e anche la Penny Wirton

A Trento, alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, sono ricominciate le attività scolastiche post Covid già nel maggio scorso. Qui una somma di questi primi mesi di ripresa che stanno vedendo una buona partecipazione degli studenti pakistani.

Trento riparte e anche la Penny Wirton

di Luca Bronzini

Le attività sono riprese già nel maggio scorso. Il luogo di riferimento è sempre la splendida sede che i padri Cappuccini di Trento ci mettono a disposizione. Con un minimo di variabilità, la scuola è frequentata mediamente da 30-40 studenti a settimana mentre il gruppo volontari varia da 20 a 30 persone.

STUDENTI. Tra i migranti il gruppo pakistano è di gran lunga il più frequente rispetto ad altri provenienti da diverse zone del pianeta. Afghanistan, Marocco, Africa subsahariana e paesi dell’Est Europa sono i luoghi di origine prevalenti.

INSEGNANTI. Tra i volontari, oltre agli adulti vi è un folto gruppo di studenti in alternanza scuola-lavoro che porta energia ed entusiasmo a tutta la scuola. Fra poco ci saranno ad aiutarci anche un gruppo di scout, due studenti universitari tirocinanti e una persona in Servizio civile.

IL FUTURO. Ci stiamo attivando molto sul territorio in questo senso, poiché sempre più ci rendiamo conto che la scuola è soprattutto un modo di fare politica dal basso, in materia di accoglienza, scambio, diversità delle culture, conoscenza del mondo.

LE TESTIMONIANZE. Intanto due studentesse diciottenni, in alternanza, hanno raccontato la loro esperienza alla stampa locale: la prima è Anna Galatà che ha fatto lezione con l’albanese Alma, l’altra è Cecilia Stenech che insegna l’italiano a Gill.

I due articoli che seguono sono tratti dall’edizione locale del Trentino del quotidiano Il Corriere della Sera

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