Scuola: sia luogo di crescita per il bene comune

In un contributo per il quotidiano La Stampa, Eraldo Affinati, fondatore della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, riflette sul futuro della scuola pubblica a cavallo di proposte che dall’Italia all’Europa creano classi differenti per “i buoni” e “i cattivi”.

“Credere di poter raddrizzare le sorti dell’istruzione nazionale semplicemente tornando a scremare gli allievi in base al rendimento da essi ottenuto nei test di verifica, basati su standard di valutazione oggettiva, a mio modesto avviso significa aver frainteso la funzione della scuola pubblica – scrive Affinati -. La scuola pubblica non dovrebbe essere una gara olimpica, nella quale si premiano i vincitori senza curarsi degli sconfitti, bensì un luogo di formazione collettiva, dove ognuno possa scoprire i propri talenti, mettendoli a disposizione di quelli altrui: soltanto così verrebbe garantito il bene comune”.


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