Trieste: Pasqua e Ramadan, una sola festa

Da sempre la Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti, ha l’abitudine di interrompere il pomeriggio di studio con una pausa-merenda. A Trieste la pausa è un piacevole intervallo di una ventina di minuti che riunisce tutti, volontari e studenti, attorno a qualche bottiglia di aranciata e un vassoio di biscotti.

“Una preziosa occasione per conoscerci tutti, scambiarci le nostre esperienze, raccontare e sentire tante storie vissute. E molto spesso anche per piccole complicità, confidenze, risate”, racconta la volontaria Marina Del Fabbro. “In queste ultime settimane però l’abitudine è stata interrotta: troppi ragazzi osservavano il digiuno del Ramadan, impossibile fare merenda davanti a loro”, aggiunge. Però, racconta ancora Marina Del Fabbro, “la settimana scorsa, finiti sia Quaresima che Ramadan e superato anche il ponte del 25 aprile, finalmente abbiamo potuto riprendere la nostra abitudine e per di più festeggiare la Pasqua. Sul tavolo una profumata colomba, biscottoni a forma di colomba, coniglietti e ovetti di cioccolato e, immancabile, un coloratissimo uovo di Pasqua che è stato rotto da uno dei ragazzi. La sorpresa? Una collana con un ciondolo a forma di Africa e l’uovo era quello distribuito dalla Comunità di Sant’Egidio. Il ciondolo è subito finito al collo di uno dei nostri ragazzi”.

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