A Carnevale ogni famiglia vale

Anche se questo è un periodo difficile nelle scuole di tutta Italia, con la chiusura confermata dal governo fino al 3 aprile per fronteggiare l’emergenza sanitaria da coronavirus, cerchiamo di fare una carrellata dei momenti belli che animano le giornate alla Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti.

Lo facciamo partendo da Lucca e dalla festa di Carnevale che ha riunito come se fossero tutti membri di una bella famiglia allargata, volontari e studenti nella sede toscana. Da Lucca la referente Monica Santucci ci scrive che in occasione dei festeggiamenti “abbiamo fatto merenda e giocato con la tombola dei suoni difficili. È stato divertente, tutti ci siamo fatti le foto con maschere: sono bastati del cartoncino, un po’ di fantasia e tanti colori. Ne abbiamo fatte per tutti i gusti: con i fiori molto femminili e più paurose con i mostri, ovviamente scelte dai più giovani. Lo avevamo già fatto l’anno scorso, l’idea ci era piaciuta e così abbiamo ripetuto”.

Ognuno, per la colorata occasione, ha messo in campo la sua creatività. Liandra, viene dall’Argentina ed è arrivata in Italia per seguire i suoi nipotini, ma non parla bene l’italiano: si è fatta una foto con la maschera per mostrarla a loro. “Un’amica che frequentava la Penny Wirton lo scorso anno le ha parlato di noi e così è venuta a trovarci”, spiega Monica Santucci.  Poi c’è Yada, ha 17 anni e viene dalla Thailandia. “Yada non sapeva niente del carnevale, non l’ha mai festeggiato – ci racconta Monica Santucci -. Marcello, il suo insegnante, con l’aiuto del cartellone esposto in aula, le ha spiegato che è una festa gioiosa, colorata, in cui si lanciano coriandoli e stelle filanti. Le ha raccontato che ci sono dei dolci tipici che si chiamano Cenci e le ha detto anche come si preparano, le ha raccontato che ogni regione ha una sua maschera caratteristica e che in Italia ci sono feste di Carnevale molto famose, come quella di Viareggio che è la più vicina a noi. Lei ha ascoltato, poi ha cantato una canzoncina di buon augurio nella sua lingua”, e che si può ascoltare qui.

Tra colori, bibite e mascherine, infine Monica Masi, una volontaria della scuola di Lucca, ha lasciato un suo pensiero: “Che bello! Anche quest’anno è arrivato il Carnevale e alla Penny di Lucca, alunni e docenti hanno indossato la maschera, hanno riso, scherzato fatto una bella merenda e giocato. È stata scelta la tombola, quella con le parole difficili, con la gn, con la ci, il chi… insomma tutto quello che si impara, magicamente si è trasformato in gioco: distribuzione delle cartelle e dei ceci per segnare le illustrazioni e poi i regali per le vincite. Caramelle, cioccolatini, succhi di frutta, niente di eccezionale, ma tutto accolto col sorriso. La soddisfazione è esplosa in un fragoroso applauso. Un’occasione per imparare ma anche e soprattutto per socializzare e sentirsi uguali, tutti con le stesse possibilità di vincere e sfidare la fortuna, sentire parole nuove, confrontare le proprie conoscenze, sfidarsi e soprattutto ridere, ridere, ridere… per molti è stato veramente un bel regalo. La Penny Wirton è proprio una bella scuola, anzi una bella famiglia allargata”.

Please follow and like us: