2020, benvenuto alla scuola Penny Wirton

Pure se la Befana tutte le feste si porta via, nelle scuole Penny Wirton in Italia e nel mondo, c’è sempre qualcosa da festeggiare: l’allegria, la solidarietà, le emozioni, la voglia di stare insieme e guardare verso un futuro migliore. In questo video “2020, benvenuto alla scuola Penny Wirton” ripercorriamo pensieri, parole e auguri dal nord al sud Italia, dalle voci dei migranti a quelle dei volontari.

Partiamo da Roma con il volontario Fabrizio che ricorda agli studenti “siete voi la vera ricchezza della scuola” e con i migranti Abkor, Fatoumata, Margarita, Linda e altri. Poi ci spostiamo a Milano, a Bologna, a Noventa Padovana, a Treviso fino a Ponte delle Alpi e Faenza dove hanno festeggiato con dolcetti, giochi, regali o tra i banchi la fine del 2019. Ci fermiamo un po’ a Lucca dove “Ibrahima, Yoro e Fallou, tre ragazzi senegalesi,  sono arrivati in anticipo rispetto all’orario della lezione per addobbare il tavolo”. Si sono beccati un bell’applauso e un “bravi, bravi” in coro che ha dato il via a un momento di intrattenimento. Qui, alla scuola Penny Wirton di Lucca, vista la gran folla, i volontari si sono ingegnati e hanno inventato una tombola speciale, con le domande da pescare a sorte in un sacchetto. Un gioco che si può fare in altri momenti dell’anno anche e che permette a migranti e volontari di conoscersi e che spieghiamo bene in questo post “Scuola: giochi per conoscersi e riconoscersi”. Passiamo anche per Forlì dove per “la tombola i numeri sono stati chiamati in più lingue” grazie “all’istrionico banditore Massimo”.

E poi andiamo a Chioggia dove la festa ha visto “un fiume di presenze, un sentirsi vicini, un fitto conversare” che ha coinvolto “molti bambini di ogni età, anche piccolissimi, che hanno giocato insieme con peluche e costruzioni” e “ci hanno mostrato il loro impegno a fabbricare il mondo futuro”. E ancora passiamo per la Toscana dove a Poggibonsi  “è stato un anno pieno, intenso e felice” con “tantissimi studenti che ogni settimana vengono a fare lezione, volontari vecchi e nuovi che fanno sì che questo possa accadere”. Ci fermiamo un attimo anche nelle Marche, a Senigallia, dove gli studenti “hanno imparato giocando a tombola e noi con loro, perché la Penny Wirton non è solo scuola. È anche condivisione di tradizioni, cultura e relazioni. È voglia di ridere e di fare festa”. E infine ci fermiamo a Siena, dov’è tempo di bilanci e “dopo un anno di vita” si sono contati e ritrovati con “54 studenti, provenienti da Albania, Azerbaijan, Bangladesh, Pakistan, Siria, Stati Uniti, India, Senegal, Colombia, Sri Lanka, Ucraina, Russia, Ghana, Cina, Marocco” e “26 volontari, provenienti da esperienze lavorative differenti: docenti di ogni ordine di scuola, chef, musicisti, medici, studenti universitari, autisti, impiegati, casalinghi, studenti scuole superiori in alternanza scuola-lavoro, scout tirocinanti”.

Bentornate scuole Penny Wirton al vostro lavoro, al vostro sorriso quotidiano. Che sia un 2020 proiettato verso un futuro d’inclusione e accoglienza!

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